Gli effetti dell’ufficio per il processo sul funzionamento della giustizia civile

Mario Cannella (Banca d'Italia)
Sauro Mocetti (Banca d'Italia)
Giuliana Palumbo (Ministero della Giustizia)
Marialuisa Cugno (Ministero della Giustizia)
Gianluca Volpe (Ministero della Giustizia)

Abstract

Per migliorare il funzionamento del sistema della giustizia civile è stato rafforzato, con le risorse del PNRR, l’ufficio per il processo (UPP), una struttura organizzativa a supporto dell’attività dei giudici. Utilizzando i dati del Ministero della Giustizia, alcuni di origine amministrativa e altri raccolti attraverso apposite rilevazioni, il lavoro esamina gli effetti di questo investimento sulla capacità di smaltire i procedimenti, abbattere l’arretrato e ridurre i tempi dei processi negli uffici giudiziari di primo grado. I tribunali che hanno avuto un numero di addetti all’UPP, in rapporto alla domanda di giustizia, superiore alla mediana hanno registrato una variazione dei procedimenti definiti di circa 4 punti percentuali più elevata rispetto agli altri. L’effetto differenziale è stato più forte (circa 10 punti percentuali) per i procedimenti nelle materie caratterizzate, in media, da una durata più elevata. L’impatto è stato, inoltre, più forte nei tribunali che erano ex-ante più efficienti. La maggiore capacità di definire i processi, e in particolare quelli più complessi, si è riflessa positivamente sull’abbattimento dell’arretrato e sulla durata dei procedimenti.

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